(Questo articolo è stato tradotto in italiano ed è disponibile nella sua versione in lingua originale al link:
https://tylerbeardshow.wordpress.com/2013/10/12/deaf-and-coda-popular-culture/ )
I CODA vivono sia una vita da sordi sia una vita da udenti. Avendo una doppia cultura, i CODA possono prendere parte alla cultura popolare di entrambi i mondi. A molti udenti da bambini sarà capitato di far finta di essere il proprio cantante preferito e di cantare con una spazzola o una scopa in mano, anche ai CODA. A molti sordi da bambini sarà capitato di andare a vedere uno spettacolo per sordi, o delle commedie, anche ai CODA. Anche se possono sentire, molto di ciò che riguarda la cultura popolare sorda si riversa nelle vite dei CODA.
Nel campo dell’intrattenimento e dei media, ci sono moltissimi performer sordi. Poesie recitate in ligua dei segni, commedie, spettacoli, musical, o persino musica per sordi. Musica per sordi? Ebbene sì. Difficile da credere, ma a molti concerti heavy rock sarà possibile trovare un discreto numero di persone sorde. Infatti grazie ai bassi molto pesanti i sordi riescono a “sentire” la musica. E’ interessante notare come i CODA amino ascoltare la musica a volume alto a casa, naturalmente indisturbati, almeno fino a quando non partono un sacco di bassi. Musica a parte, ci sono anche alcuni film in grado di catturare fortemente l’attenzione visiva dei sordi. Figli di un Dio Minore è uno dei miei preferiti. C’è anche una serie TV che ha ottenuto una certa popolarità, Switched at Birth ( Al Posto Tuo [N.d.t.] )
Sono cresciuto in una casa con due genitori udenti e due nonni sordi che si sono presi cura di me e di mia sorella. Durante la mia vita ho accettato molte cose in casa, come regole che ad altri udenti sarebbero sembrate strane. Le didascalie, o sottotitoli, sono stati sulla mia TV da quando sono nato. Ricordo quando ne vedevo una senza sottotitoli e mi sentivo confuso, mi chiedevo perchè la TV non stesse funzionando. I sottotitoli sono sempre stati importanti a casa mia, non solo per i miei nonni ma anche per i miei genitori e mia sorella. I miei nonni a volte sono davvero rumorosi e molto spesso ci capita di perderci qualcosa di ciò che sta accadendo in TV, ma è facile riprendere con i sottotitoli.
I vestiti che esprimono l’orgoglio dei sordi sono molto popolari nelle comunità di non udenti come anche in alcune comunità di udenti. Su questi vestiti spesso le lettere dell’alfabeto ASL sostituiscono quelle dell’alfabeto inglese, componendo parole che si riferiscono alla sordità, ai CODA, o a qualcosa che abbia a che fare con la cultura sorda. La figlia di un amico della mia famiglia realizza e vende magliette con tre segni sul davanti: ‘Vivi, Ridi, Ama’. Le magliette non servono solo a sensibilizzare le persone riguardo la lingua dei segni e la comunità dei sordi, ma anche a raccogliere fondi per la GLAD (Ente per la Sordità Greater Los Angeles), un’organizzazione di Los Angeles a sostegno dei sordi.
E’ incredibile quanti media così popolari ci siano là fuori che fanno un qualche riferimento alla ASL o alla sordità. Ad esempio canzoni tradotte in lingua dei segni che si arricchiscono di nuovi e a volte bellissimi significati. E questi sono alcuni dei modi meravigliosi che i CODA hanno di colmare la distanza tra il mondo degli udenti e quello dei sordi.
(Traduzione a cura di Silvia Lanciotti)