Nel 2004 noi non eravamo ancora nati come associazione in Italia, ma l’associazione Marcoli, che si occupa tutt’oggi della tutela della genitorialità in famiglie con persone sorde, organizzò un importante convegno a Brescia, intitolandolo: “Comunicazione e linguaggi: essere figlio udente di genitori sordi”, nel loro sito possiamo trovarne il programma e gli atti.
Quando CODA Italia stava per nascere cercavo informazioni nel vasto mondo di internet, la maggior parte delle comunicazioni che trovavo erano in inglese e leggere questi documenti nella mia lingua è stato molto emozionante!
Per questo ho pensato di riportarli qui, per chi ne volesse sapere di più, ed è anche per questo stesso motivo che molti articoli sui CODA sono stati tradotti volontariamente dagli associati e dai sostenitori, per permettere a tutti di poter accedere facilmente a quei contenuti.
Il mio ringraziamento va ovviamente all’associazione Marcoli per aver dedicato un’intera giornata alla nostra identità prima ancora che noi ne avessimo coscienza! Naturalmente gli atti sono pubblici e potete trovarli anche sul loro sito, solo per comodità li ho riportati qui.
Programma del convegno – Atti del convegno
Vi lascio anche una piccola parte dell’intervento di Paul Preston, CODA:
Ora vorrei leggervi un brano tratto da un’intervista ad un figlio udente adulto, con cui
parlai per il mio libro. Mi disse:
“Quando siedo in una stanza, o cammino lungo una strada, la gente mi guarda e
vede questa persona udente.
Questo è tutto ciò che vedono. Ma, appena sotto la superficie, c’è questa persona
sorda. Non mi riferisco alla perdita dell’udito ma ad un intero modo di essere. Il mio
vero io è Sordo. Se mi vuoi conoscere, devi conoscere quella parte di me”.
Com’è possibile che qualcuno che può udire normalmente sia sordo? Eppure, di continuo
la maggior parte degli altri CODAS mi dissero la stessa cosa. Non si riferivano alla perdita
dell’udito, ma ad un’identità culturale.
Che cosa intendo per “identità culturale”? L’identità culturale esplora chi sono io? A che
gruppo appartengo? Quale è la relazione tra la famiglia e la comunità in cui sono cresciuto da
bambino e chi sono io ora, da adulto?
Buona lettura! 🙂